Happy food: il cibo come fonte di energia, vitalità, pace interiore e chiarezza mentale

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Gli effetti di un’alimentazione sana sulla salute fisica e psichica sono ormai noti a tutti e dimostrati da migliaia di studi scientifici. Seppure in tempi moderni la valenza del cibo abbia assunto connotazioni socializzanti, compensatorie e molto altro, la sua funzione primaria è quella di fornire energia all’organismo per lo svolgimento delle sue funzioni: vita di relazione (vita sociale, lavorativa, ecc.), digestione, rinnovamento cellulare ed eliminazione delle scorie. Tale energia dev’essere alimentata quotidianamente attraverso il cibo che ingeriamo (e naturalmente anche attraverso i pensieri, ma di questo si parla nella sezione Happy mood) ed è strettamente correlata con la qualità della digestione: minore è l’energia impiegata per i processi metabolici, maggiore sarà l’energia disponibile per le altre attività.

panzanella

Alimentazione e nutrizione non sono sinonimi.
Per alimentazione s’intende ciò che mangiamo,
per nutrizione l’effetto dell’alimentazione, cioè tutti i processi metabolici attraverso i quali l’organismo trasforma il cibo in nutrimento ed espelle ciò che non può utilizzare.

Cos’è l’alimentazione naturale

Si può definire sana e naturale solo un’alimentazione basata su alimenti vivi ed integri, vale a dire alimenti che si trovano il più vicino possibile al loro stato naturale, senza grandi trasformazioni dovute a cotture eccessive, aggiunta di sostanze chimiche o raffinazioni che privano gli alimenti originari dei loro nutrienti.
Un cibo sano è un cibo adatto alle capacità digestive della natura umana: l’apparato digerente dell’uomo, per la conformazione dello stomaco e la lunghezza dell’intestino, suggerisce che il nostro cibo di elezione sono principalmente frutta, verdura, semi oleosi e frutta a guscio.
Inoltre la fisiologia dell’apparato digerente richiede di associare gli alimenti in modo che la digestione dell’uno non interferisca con quella dell’altro: nel blog trovate l’approfondimento sulle combinazioni alimentari, uno dei pilastri della 
visione igienista.

alimentazione crudista

cibo crudo = alimento vivo, che apporta all’organismo gli elementi necessari per la vita e la riparazione del sistema, con limitato dispendio di energie per la digestione. 

cibo cucinato, raffinato, industriale = grande quantità di energie utilizzate per la digestione, superiore alle energie fornite dal cibo e con molte scorie tossiche residue.

Cibi alcalinizzanti e cibi acidificanti

Tutte le reazioni metaboliche che avvengono nelle nostre cellule possono avvenire solo in un ambiente con PH leggermente alcalino: l’equilibrio acido-basico è essenziale per la vita, ma spesso si altera a causa di un’alimentazione acidificante, stress e stili di vita errati. Sebbene l’organismo possieda svariati mezzi per ripristinare l’ambiente alcalino, il prezzo da pagare può essere davvero alto! Per tamponare l’acidità infatti il corpo è costretto a utilizzare le riserve interne di minerali basici (come ad esempio il calcio), e ciò apre la strada all’infiammazione.
Sono acidificanti tutti i cibi di origine animale, i cibi raffinati, lievitati, i cereali raffinati, i cibi industriali, zucchero e dolcificanti artificiali, farine bianche, alcol, caffè e tè nero.
Sono alcalinizzanti tutti i vegetali crudi, specialmente quelli verdi, la frutta (soprattutto quella leggermente acida e acquosa), i semi oleosi e la frutta a guscio. Essi garantiscono l’apporto di sostanze nutritive e antiossidanti e di quasi tutti i minerali e le vitamine indispensabili.

“Rimuovere le cause della malattia permette alle forze vitali, insieme ai normali materiali della vita, di ristabilire la salute e l’integrità. Il cibo è uno dei materiali della vita.” (Herbert Shelton)

cucina sana

Prima di iniziare

Rinnovate la vostra dispensa,
sostituendo pasta, pane, farine e zucchero raffinati (bianchi) con pasta o altri cereali semi-integrali o integrali.
Al posto dello zucchero bianco provate dolcificanti più naturali quali sciroppo d’agave o d’acero.
I cibi in scatola e i piatti pronti o precotti contengono additivi e conservanti, che vanno ad aggiungersi alla lista delle tossine che il corpo deve trovare il modo di smaltire.
Infine, evitate di mangiare quando siete agitati, arrabbiati o molto stanchi: 5 minuti di respirazione profonda possono aiutare a ritrovare la calma.

Le regole base

  1. Bevete acqua prima o lontano dai pasti, mai durante
  2. Mangiate la frutta lontano dai pasti, a colazione o come spuntino: la frutta viene digerita in ca 30 minuti, se assunta dopo alimenti che rimangono più a lungo nello stomaco, fermenta e produce gas intestinali. Fanno eccezione la mela, l’ananas e la papaya, per il contenuto di enzimi antifermentativi.
  3. Iniziate ogni pasto con la verdura cruda: insalate e verdure a foglia verde forniscono enzimi che facilitano la scomposizione del cibo e l’assimilazione. Inoltre le fibre rallentano la velocità di assorbimento degli zuccheri, pasta, pane, ecc.
  4. Condimenti da privilegiare: olio extravergine d’oliva spremuto a freddo, poco sale marino integrale, limone.
  5. Dopo la verdura cruda si possono assumere, nell’ordine: verdure cotte, amidi (patate, zucca o cereali) oppure proteine, ma sempre una sola categoria ad ogni pasto.

Tempi di digestione

  • frutta: 30 minuti
  • verdura cruda: 60-80 minuti
  • verdure cotte: 2 ore
  • cereali, amidi e legumi: circa 3 ore
  • frutta secca: 4 ore
  • carne: fino a 12 ore