In un articolo precedente abbiamo visto come sia possibile cambiare la nostra realtà attraverso la consapevolezza: qui riprendiamo l’argomento e vediamo come, attraverso la meditazione, possiamo passare direttamente dal pensare all’essere, senza modificare nulla dell’ambiente esterno.
Molti esperimenti scientifici dimostrano che è possibile una trasformazione neurologica senza interazioni fisiche a livello ambientale. Nel corso di uno di questi esperimenti, a due gruppi di persone che non sapevano suonare il pianoforte venne richiesto di imparare degli esercizi al pianoforte per una sola mano e di eseguirli per due ore al giorno per cinque giorni, ma con un’importante differenza: un gruppo eseguiva gli esercizi, mentre l’altro ripeteva mentalmente gli stessi esercizi senza usare le dita. Alla fine dei cinque giorni, dalle scansioni cerebrali risultò che entrambi i gruppi avevano sviluppato la stessa quantità di nuovi circuiti cerebrali (apprendimento di Hebbian). La mente inconscia non distingue tra ciò che è veramente vissuto e ciò che è solo immaginato.
Prima di analizzare le condizioni della meditazione, mi addentro un poco nel mondo affascinante della fisica quantistica.
A livello subatomico, ogni cosa è fatta di fotoni, protoni ed elettroni, vortici di energia infinitamente piccoli in costante rotazione e vibrazione. Tutto ciò che esiste ha una componente solida (particella) e una immateriale (onda). Gli atomi sono formati da uno spazio vuoto (energia) al 99,99% e allo 0,00001 % da materia. Poiché siamo fatti di cellule, anche il nostro corpo è fatto per il 99,99 % di energia, di onde energetiche che trasportano informazioni.
Secondo la legge della doppia fenditura (qui potete vedere il video) nel campo quantistico, al di là del tempo e dello spazio, esistono infinite onde subatomiche di probabilità. Tutto ciò che esiste è sia materia che onde: gli elettroni si trovano in uno stato di infinita potenzialità, dove qualsiasi esperienza è possibile. Anche tutti noi facciamo parte di un vasto campo energetico invisibile, che contiene tutte le possibili realtà e riflette i nostri pensieri e le nostre azioni.
E’ l’osservatore a far collassare le particelle quantistiche (collasso della funzione d’onda) a seconda di dove pone la sua attenzione. Tradotto: tutti noi esercitiamo un’influenza sul mondo materiale. Il concetto causa-effetto si inverte.
Siamo noi, in base a ciò che crediamo che la realtà sia, a dare informazioni alla realtà affinchè essa si manifesti. Ciò che pensiamo è molto più importante di ciò che facciamo.
Essendo fatti di energia, noi comunichiamo col campo quantistico attraverso pensieri ed emozioni. Possiamo considerare i pensieri che generiamo sotto forma di carica elettrica, e le emozioni sotto forma di carica magnetica; insieme pensieri ed emozioni generano un “modo d’essere” che costituisce la nostra firma elettromagnetica. Abbiamo visto come, per creare una nuova realtà, dobbiamo cambiare modo d’essere: in termini quantistici ciò equivale a generare una nuova firma elettromagnetica (una nuova vibrazione), coerente col potenziale elettromagnetico dell’esperienza che vogliamo attrarre e che esiste già nel campo.
Per accedere al campo quantistico dobbiamo andare oltre il concetto del tempo e dello spazio. E’ come dire che per cambiare un qualsiasi aspetto della nostra vita, dobbiamo trascenderlo. Questo è possibile attraverso la meditazione, uno strumento potente di introspezione e auto-conoscenza.
In lingua tibetana meditare significa “prendere confidenza con”, in sanscrito vuol dire “coltivare il Sé”.
Le pratiche di meditazione insegnano a mente, corpo e cervello a concentrarsi sul presente dove, dal punto di vista quantistico, esistono simultaneamente tutte le possibilità del campo.
Cosa accade nel cervello durante la meditazione?
Come già visto nella prima parte dell’articolo, il pensiero analitico, che attiene alla mente conscia, è quasi sempre operativo. La meditazione ci consente di andare oltre il pensiero analitico e accedere al sistema operativo del subconscio, sede di tutti i comportamenti divenuti abitudini e che vogliamo sostituire per creare una nuova realtà.
Chiudendo gli occhi gli stimoli esterni diminuiscono, la neocorteccia è meno impegnata a pensare ed analizzare, il volume nei circuiti neurali diminuisce e le onde cerebrali rallentano in direzione delle onde Alfa (più avanti una breve spiegazione sulle onde cerebrali), passando in modalità creativa. Il sistema nervoso simpatico lascia il posto a quello parasimpatico. Continuando a meditare possiamo raggiungere la frequenza delle onde Theta, dove il corpo non assume più alcun controllo e siamo liberi di sognare, programmare il subconscio e creare.
In questo stato le diverse aree del cervello sono in sincronia formando un circuito di reti neurali che funziona in modo ordinato. Attraverso la visualizzazione possiamo immaginare una nuova esperienza e generare un effetto emotivo dell’esperienza; quando viviamo l’emozione dell’esperienza, il corpo inizia a reagire di conseguenza.
Producendo ripetutamente quello stato mentale e l’emozione correlata creiamo un nuovo modo d’essere senza passare dal fare: in questo stato di creatività siamo pura consapevolezza, i nostri pensieri diventano la nostra nuova realtà. L’energia emotiva prima legata al corpo ora è libera di muoversi e sotto forma di emozione sale verso il cuore e ci sentiamo felici, espansi. Non viviamo più in uno stato di mancanza o bisogno: semplicemente sappiamo che ciò che desideriamo accadrà perché siamo connessi con qualcosa di più grande.
Chi ha familiarità con la legge dell’attrazione sa che per ottenere ciò che desideriamo non è sufficiente essere positivi e avere obiettivi chiari: esperimenti condotti nel centro di ricerca HeartMath in California documentano che solo quando proviamo emozioni elevate associate ai nostri obiettivi, si produce l’effetto desiderato: le emozioni elevate fungono da catalizzatori. In altre parole quando un’emozione elevata è accompagnata da un’intenzione consapevole e un pensiero chiaro, possiamo influenzare il campo quantistico in maniera conscia. Il sentimento di gratitudine è fra le emozioni più pure ed elevate: quando ci troviamo in uno stato di gratitudine è come se ciò che si desidera facesse già parte della nostra vita e trasmettiamo al campo un segnale che attrae a noi proprio l’evento desiderato.
Onde Delta: con frequenze da 0,5 a 4 cicli al secondo. Si riscontrano nel bambino tra la nascita e i primi 2 anni e nell’adulto in fase di sonno. In questo stato c’è pochissima consapevolezza conscia e il corpo si rigenera, le informazioni penetrano nel cervello con pochissima elaborazione o pensiero critico.
Onde Theta, 4-8 cicli/secondo. Tipiche dei bambini dai 2 ai 5-6 anni, che vivono primariamente connessi col loro mondo interiore e nel mondo dell’immaginazione. Negli adulti intervengono nello stato intermedio o lucido, e nello stato di sonno veglia, quando la mente è lucida e il corpo semi addormentato. In questo stato non c’è il velo tra mente conscia e subconscia, e il cervello è più programmabile.
Onde Alfa 8-13 cicli/secondo. Tipica dei bambini tra i 5 e gli 8 anni, in cui inizia a formarsi la mente analitica: il mondo dell’immaginazione e quello reale si sovrappongono. Negli adulti il cervello entra in stato Alfa ogni giorno senza grande sforzo, ad esempio quando impariamo qualcosa di nuovo che ci interessa, o quando ci concentriamo sui nostri pensieri con lo sguardo perso nel vuoto. Chiudendo gli occhi e andando deliberatamente dentro di noi, riduciamo gli stimoli sensoriali (provenienti all’80% dalla vista) e tendiamo a pensare e analizzare meno. In Alfa il cervello si trova in leggero stato meditativo.
Onde Beta, 13 cicli al secondo. Tipica dell’età dagli 8 ai 12 anni, in cui si sviluppa il pensiero consapevole e analitico e si chiude la porta tra la mente conscia e quella conscia. Corrisponde allo stato quotidiano di veglia negli adulti: il cervello elabora i dati sensoriali attraverso la neocorteccia. A seconda dello stato in cui ci troviamo (attenzione rilassata, o focalizzata su stimoli esterni prolungati, o stress) le onde Beta passano dalla frequenza bassa a media o alta.
Onde Gamma: sono onde con frequenze simili alle onde Beta ma molto più veloci (da 40 a 100 hertz). Sono correlate a stati mentali elevati come la felicità, la compassione e uno stato di consapevolezza espansa.
Per approfondimenti: Dr. Joe Dispenza: “Cambia l’abitudine di essere te stesso” e “Supernatural” – Ed. MyLife